Discrepanze tra Aspettative e Realtà: Prepararsi ad Accogliere un Figlio
La scelta di diventare Genitori Adottivi, pur originante in coppie o nuclei familiari variegati e diversi gli uni dagli altri, costituisce sempre una svolta profondamente innovativa, i cui effetti rivoluzionari si ripercuotono, in via più o meno diretta, sulla quotidianità di tutti i membri coinvolti, apportandovi quel genere di impulsi trasformativi che possono scaturire solo dall’arrivo e dall’accoglienza di una Nuova Persona, e una Nuova Vita, all’interno di un sistema familiare preesistente.
Tuttavia, la Bellezza racchiusa nel desiderio di donare se stessi, la proprie cure ed il proprio affetto ad un bambino privato dei suoi diritti familiari ed umani, può, talvolta e in parte, offuscare la visuale altruista dei genitori, rendendo loro più difficile il confronto con la realtà quotidiana dell’ Esperienza Adottiva.
Il vissuto esistenziale, complesso e spesso doloroso, del Figlio tanto desiderato si insinua nella sua modalità di interazione con la famiglia adottiva, generando imprevisti sul piano affettivo e relazionale molto lontani dagli scenari sentimentalmente gratificanti che ci si era prefigurati durante il periodo dell’attesa.
Il nucleo genitoriale e, in senso più ampio, quello familiare, è dunque chiamato a percorrere un sentiero articolato ed emozionalmente intenso, costellato da difficoltà che raramente si esauriscono con la conclusione dell’iter burocratico relativo al processo, ripercuotendosi sulla dimensione psicologica di ciascun membro, oltre che sul funzionamento familiare nella sua totalità.
Se il Tempo dell’Attesa è scandito da una naturale sequenza di aspettative, dubbi, speranze ed incertezze, la Realtà del Post Adozione si rivela quasi sempre densa di contrasti, tipici di ogni Cambiamento radicale delle proprie abitudini e convinzioni.
Dai racconti di molti genitori, pur profondamente felici della propria scelta adottiva, emerge una comune sensazione di sorpresa derivante dal confronto con aspetti imprevisti relativi sia ai rapporti con il figlio, sia alle proprie reazioni emotive.
Per comprendere il livello di Complessità che caratterizza l’Adozione, va ricordato che il nucleo familiare costituisce il centro di un sistema che è già di per sé Complesso, poiché al suo interno confluiscono tutte le dinamiche relazionali ed affettive fra i componenti, oltre a rappresentarne il punto di incontro tra le storie biologiche, psichiche, ed emotive.
In quest’ottica, diventa più semplice considerare l’Esperienza Adottiva quale occasione di confronto tra il patrimonio biologico e culturale comune ai membri di una famiglia, e l’eredità psichica, emotiva e biologica di un bambino che proviene da una realtà familiare, sociale e culturale, nella maggior parte dei casi profondamente diversa da quella adottiva.
A questo riguardo, è fondamentale che la “diversità” del figlio, venga riconosciuta, accolta, oltre che sostenuta ed incoraggiata. Si tratta di un lavoro personale ed interpersonale Complesso ma infinitamente arricchente per i membri della famiglia adottiva il quale, andrebbe tuttavia sostenuto ben oltre l’approccio formativo e preparatorio previsto in seno alle istituzioni.
Per tutti questi Motivi, oltre che per il Piacere di offrire un Servizio ad Alto Valore aggiunto, ben oltre il perfezionamento burocratico del Processo Adottivo e l’Ingresso in famiglia, A PARTIRE DAL MESE DI GENNAIO 2020, l’Associazione SJAMo mette a disposizione, presso la sua sede di Albenga (SV) uno Sportello di Ascolto, Completamente Gratuito, per le Famiglie Adottive, in orario da concordarsi direttamente con l’operatore volontario, qualificato.
Per maggiori info:
Associazione SJAMo – Sao Josè Amici Nel Mondo
ALBENGA
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